venerdì 3 agosto 2012

Avvocato che evade il fisco rischia la cancellazione dall'albo


Cancellato dall’Albo l’avvocato esoso che non fa fatture, anche se è il cliente a voler pagare in nero.

Nel corso di un rapporto professionale, anche se è il cliente a chiederlo, il legale che non rilascia fattura per le attività svolte rischia la cancellazione dall’albo per evasione fiscale continuata. Lo ha stabilito la Corte di cassazione con la sentenza 13791/2012 respingendo il ricorso di una avvocato romano inizialmente radiato dall’ordine e poi sottoposto dal Cnf alla sanzione meno grave della “cancellazione” dall’albo per aver incassato oltre 4 milioni di euro da un istituto religioso senza emettere fatture o ricevute di pagamento.

L’assistenza legale era durata dal 1994 al 2007 e le uniche attestazioni erano costituite da “numerosi fogli firmati in bianco e non recanti alcuna scritturazione ne intestazione”, mentre erano stati prodotti unicamente diciassette progetti di parcella per complessivi 300mila euro e cinque fatture per 63mila euro. Dunque per una cifra molto lontana da quanto effettivamente incassato dal professionista. 

Secondo il Cnf “la circostanza che con la lettera di conferimento dell’incarico professionale il Pontificio Seminario Francese avesse chiesto all’avvocato di non effettuare la fatturazione sulle somme dovute non consentiva a quest’ultima di sottrarsi a tale obbligo previsto dalla legge, e non costituiva una circostanza attenuante della sua responsabilità, che, anzi aggravava, avuto riguardo alla sua intenzione, espressa, di porre in essere una evasione fiscale continuata”.

Una tesi condivisa dalle Sezioni unite secondo cui la sanzione è stata correttamente motivata dal Cnf che ha sottolineato “la gravità del comportamento tenuto dall'incolpata, avuto riguardo anche alla intenzione, manifestata dal legale con l'accettazione della lettera di incarico, di porre in essere una continuata evasione fiscale, come risulta anche dalla richiesta della cliente, contenuta nella predetta lettera, di non effettuare la fatturazione sulle somme spettanti al legale: richiesta che, come correttamente avvertito dal Cnf, non poteva costituire una circostanza attenuante della responsabilità dell'avvocato”.

Per testo sentenza 13791/2012 cliccare sul link che segue

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